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Che cos’è l’amianto (Asbesto)
Si tratta di un materiale molto utilizzato in passato in vari impieghi: ad esempio, l’eternit (nome commerciale) veniva utilizzato come copertura in edilizia sotto forma di lastre piane o ondulate di cemento-amianto, oppure come coibentazione di tubature. L’eternit è costituito da materiale non friabile che, quando è in buono stato di conservazione, non è di per sé pericoloso. Se, però, lo stesso viene esposto ad agenti atmosferici, subisce un progressivo degrado per azione di piogge, sbalzi termici, vento, e a distanza di anni dall’installazione possono determinarsi rilasci di fibre.
Le fibre di amianto, liberate nell’aria possono essere causa di gravi malattie dell’apparato respiratorio come una particolare forma di tumore chiamata mesotelioma pleurico.
Chi è il responsabile della gestione dell’amianto
Il D.M. 06/09/1994 affida al proprietario dei siti ove ci sia la presenza di amianto, in caso di condomini è l’amministratore, l’attuazione di un programma di controllo e di manutenzione di tali manufatti, nonché la responsabilità di valutarne il rischio.
Vi è inoltre l’obbligo da parte dei proprietari di edifici in cui vi è presenza di amianto di comunicare tale presenza all’ASL ai sensi dell’art. 12 della Legge 257/1992 e art. 6 L.R. 17/2003, fornendo la documentazione prevista dal D.M. 6/9/1994, le informazioni di cui all’allegato 4 del Piano Regionale Amianto Lombardia e la valutazione del rischio secondo l’algoritmo regionale allegato al protocollo predisposto da Regione Lombardia e ARPA.
La D.G.R. n. IX/4777 del 30 gennaio 2013 ha definito i criteri di applicazione delle sanzioni amministrative da Euro 100,00 a Euro 1500,00 per i proprietari che non effettuano la comunicazione agli enti preposti circa la presenza di manufatti in amianto.
Cosa fa la Regione per monitorare il problema amianto
Il PRAL – Piano Regionale Amianto Lombardia (previsto dall’art. 3 della L.R. n.17/2003 e approvato con D.g.r. 22 dicembre 2005-n. 8/1526) impone l’adozione di un piano di protezione dell’ambiente, di decontaminazione, di smaltimento e di bonifica per la salvaguardia del benessere delle persone rispetto all’inquinamento da fibre di amianto.
Il PRAL ha durata quinquennale.
Cosa fa il Comune di Paderno Dugnano
L’Ufficio Ambiente e Igiene Urbana nel 2005, anticipando l’attuazione del PRAL, ha cominciato il programma di censimento e mappatura, sul territorio, degli edifici e dei manufatti contenenti amianto, al fine attivare tutte le procedure di gestione manutenzione e messa in sicurezza di tali materiali.
Il personale dell’Ufficio Ambiente e Igiene Urbana presso cui lo “Sportello Informatizzato per la Tutela della Salute del Cittadino” è istituito effettua sopralluoghi sul territorio durante i quali vengono censiti i manufatti contenenti l’amianto. Successivamente, lo Sportello I.T.S.C., chiederà al proprietario del manufatto (o all’amministratore del condominio) di produrre idonea valutazione del rischio secondo l’algoritmo regionale sottoscritta da un tecnico qualificato (tecnico con patentino regionale per l’amianto, Responsabile di servizio prevenzione e protezione, ingegnere civile, architetto, geometra).
Il tecnico osserva:
- la friabilità del materiale
- l’evidenza di affioramenti di fibre
- la presenza di sfaldamenti, crepe o rotture
- la presenza di materiale friabile in corrispondenza di scoli d’acqua, grondaie ecc.
- la presenza di materiale simile all’accumulo di polvere, conglobato in piccole stalattiti in corrispondenza dei punti di sgocciolamento
Inoltre si richiederà al cittadino (o all’amministratore dell’immobile) di compilare il “Modulo per la notifica della presenza di amianto in strutture e luoghi” ai fini del censimento e inoltrarlo all’organo di vigilanza (ATS).
Eventuali provvedimenti (rimozione delle coperture o trattamento delle stesse) e l’avanzamento lavori devono essere comunicati al Comune e all’ATS di competenza, previa presentazione del piano di lavoro.
Naturalmente la procedura descritta può essere attivata dalla segnalazione fatta dai cittadini.
A tutt’oggi non esiste l’obbligo di rimozione dei materiali contenenti amianto, a meno che non sia stata rilevata la pericolosità di dispersione di fibre.
Chi ha il compito di segnalare il problema amianto
Il personale tecnico del Comune, la Polizia Locale, nelle normali operazioni verifica sul territorio oltre a tutti i cittadini, hanno il dovere di comunicare la presenza di amianto all’ufficio competente – o il sospetto della presenza di amianto – in qualsiasi forma (compatta o friabile) negli edifici, impianti o luoghi pubblici o privati.
INFO:
Ufficio Ambiente e Igiene Urbana oppure scrivi a ecologia@comune.paderno-dugnano.mi.it
Per ulteriori informazioni:
⇒ Bollettino Regione Lombardia
⇒ Legge Regionale n. 14 del 31 luglio 2012
⇒ D.G.R. n. IX/4777 del 30 gennaio 2013
⇒ D.G.R. n. X/3494 del 30 aprile 2015
⇒ Amianto, modalità di rimozione e incentivi per il 2016: guida essenziale