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15/12/2005

PATRIMONIO RESIDENZIALE

immagine di nuove costruzioni

In una prospettiva generale di contenimento dell’impiego di nuovi spazi liberi per edificare, assume grande importanza la questione casa intesa come recupero di situazioni (peraltro limitate) di degrado e inadeguatezza del patrimonio edilizio dei nuclei antichi, come miglioramento della qualità dell’abitare nelle zone consolidate ma anche come risposte ipotizzabili verso la domanda di case prevista negli anni a venire in relazione alla modifica del quadro socio-demografico descritto.

A Paderno sono cinque le categorie di immobili contemplate dal Piano Regolatore:
1. zone A (insediamenti storici di pregio architettonico artistico e ambientale)
2. zone BR1 (prevalentemente residenziale di valore storico ambientale)
3. zone BR2 (prevalentemente residenziale di valore ambientale)
4. zone BR3 (residenziale di promozione dell’accorpamento a schiera)
5. zone BV (prevalentemente residenziale di valorizzazione del verde)
Il nuovo Prg garantisce il rispetto di regole e limiti posti a priori da parte del Comune all’équipe tecnica che ha eseguito il progetto. Regole e limiti doverosi (considerando che tutti i cittadini sono uguali) che bloccano qualsiasi margine di contrattazione urbanistica.
Gli ultimi dati disponibili sul patrimonio edilizio sono quelli diffusi dall’Istat col censimento del 1991. L’amministrazione comunale ha tuttavia aggiornato i dati al 1998 mediante stime operate dall’Ufficio Tecnico Comunale sul rilievo dell’attività edilizia fra il 1990 e il 1998.

Questi i dati:
- 1991: 16.303 abitazioni, di cui 15.528 occupate e 775 (pari al 4,75% del totale) vuote; le stanze erano 60.806 di cui 58.179 occupate e 2.627 (pari al 4,32% del totale) libere. Rispetto al censimento del 1981 si è verificato un incremento di 3.226 abitazioni e di oltre 16.038 stanze, con una percentuale di non occupazione degli alloggi che nel decennio aumenta di circa l’1%. I dati, raffrontati all’incremento demografico di 4.729 abitanti nello stesso arco di tempo, testimoniano come le due dinamiche “edilizia” e “demografia” siano relativamente indipendenti fra loro, in quanto ha continuato a manifestarsi un significativo fabbisogno abitativo soddisfatto attraverso l’immissione di nuovi alloggi nel mercato edilizio indotto, più che dall’aumento degli abitanti, dall’evoluzione degli standard abitativi.
Valutando la dinamica residenziale dal 1971 (quindi in vent’anni rispetto al censimento Istat) le stanze sono addirittura raddoppiate passando da 31.136 a 60.806. Mentre da un decennio all’altro la popolazione aumenta in modo graduale e costante, l’incremento del numero delle stanze rappresenta, già a partire dagli anni Sessanta, un andamento del tutto autonomo rispetto a quello demografico, continuando ad aumentare sensibilmente anche dopo aver nettamente superato il numero degli abitanti residenti.
Questi elementi vanno ovviamente rapportati all’evoluzione del numero e della struttura delle famiglie che, dal 1961 al 1998, passano da 8.784 a 17.238; i dati si accompagnano a una riduzione del numero medio di persone per famiglia.
Circa il titolo di godimento delle abitazioni, i dati indicano un netto incremento delle abitazioni di proprietà rispetto a quelle in affitto, pur considerando che già al 1971 le abitazioni in proprietà raggiungevano quota 39%. Dal 1971 al 1981 la percentuale sale dal 38,6% al 52,6%; nel 1991 raggiunge il 68,3%.
Considerando la situazione negli anni Novanta si registra che nel corso degli anni è aumentato il rapporto della volumetria residenziale media per stanza, raggiungendo il valore massimo nel 1992 con 149,5 mc per stanza (valore ancor più significativo se rapportato al numero di stanze concesso quell’anno) e il valore
minimo di 111 mc per stanza. Nell’ultimo decennio lo standard medio è stato di 130 mc per stanza. Circa la popolazione comunale, nel decennio in corso potrà aumentare fra i 950 e i 1600 abitanti, attestandosi nel 2008 fra i 46.067 e i 46.740 abitanti.

 

La cronistoria in breve della gestione del territorio dal Piano di Fabbricazione * al Piano Regolatore Generale

Anno
SindacoAssessoreUrbanistaLegaleDirigente
1960*
U.Risso    
1964
1970
G.ScuratiU.RissoA. Sacconi
A. Bonomi
  
1967
G.ScuratiU.RissoA. Sacconi
A. Bonomi
  
1974
A. VariscoL.MartinelliU. Ratti Romano
G. Marziano
F. PaganoD. Maffioletti
1980
1983
S. StradaG. NegriG.P. MaffiolettiF. PaganoP. Borghi
1990
1993
G. MastellaG. MauriM. Engel
F. Zaniboni
F. PaganoP. Borghi
1999
2003
E. CasatiG. MassettiG.P. MaffiolettiF. PaganoF. Rossetti