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12/05/2015

Piano Sociale di Zona 2015 - 2017

persone unite

ultimo aggiornamento: 12 maggio 2015

L'attività programmatoria connessa alla stesura del Piano di Zona 2015-2017 si colloca in momento storico attraversato da forti cambiamenti e difficoltà di carattere socio economico. Si è avuta una progressiva diminuzione del trasferimento delle risorse nazionali al sistema sociale ed una contrazione delle risorse proprie dei Comuni; la situazione di incertezza generale, di crisi del mercato del lavoro, di aumento delle fragilità e della povertà diffusa, insieme al calo delle risorse per il mantenimento degli attuali servizi, rischiano di favorire un progressivo indebolimento delle relazioni familiari e delle reti sociali e inducono a ripensare e proporre nuovi assetti organizzativi per un sistema di welfare in grado di «tenere» rispetto a queste sollecitazioni.

Il sistema delle risposte sociali così come oggi costruito non riesce, in questo momento, a crescere di pari passo con la progressiva domanda di servizi portata dai cittadini e induce a ripensare il sistema locale dei servizi per renderlo più efficace e sostenibile.

La sfida che ci troviamo ad affrontare, anche in considerazione delle sollecitazioni contenute nelle Linee di indirizzo regionali, è quella di un ripensamento profondo della pianificazione zonale con attenzione ai seguenti principi generali:

  • sostenere lo sviluppo delle comunità locale realizzando un sistema di rete territoriale che favorisca le alleanze tra gli attori pubblici e gli attori della società, cittadini, famiglie, organizzazioni private profit o non profit, le parti sociali, le energie, le competenze e le risorse per continuare a promuovere opportunità e benessere sociale, rispondendo più adeguatamente all’evoluzione dei bisogni;
  • porre al centro la persona e la famiglia, riconoscendo l’unitarietà della persona prima che la differenziazione dei bisogni;
  • sviluppare e favorire politiche integrate – politiche di istruzione formazione e lavoro, della casa, dei trasporti, della salute, giovanili e familiari .. – che promuovano lo sviluppo di opportunità con il concorso di una pluralità di soggetti e attori sociali, in primo luogo la stessa famiglia, valorizzandone al tempo stesso capacità e risorse;
  • maggior corresponsabilità: tutti i soggetti, non solo le istituzioni pubbliche, sono responsabili del benessere delle comunità locali e i piani di zona sono l’attore centrale che ha il compito di attivare reti con le altre istituzioni, terzo e quarto settore, privati cittadini e mondo dell’impresa.

Abbiamo cercato di tracciare nel documento di pianificazione zonale gli obiettivi del prossimo triennio, gli attori coinvolti, le risorse, i progetti e gli assetti necessari per il raggiungimento di questi obiettivi con la consapevolezza che l’incertezza determinata dalla situazione più generale induce ad un monitoraggio costante del processo e verifiche annuali ed eventuali riposizionamenti.

 
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