Esondazioni di settembre, decisione incomprensibile

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Il Comune di Paderno Dugnano intende chiedere il riesame dell’esclusione dallo stato di emergenza.

Data:

11 novembre 2025

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Esondazioni di settembre, decisione incomprensibile

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Il Comune di Paderno Dugnano esprime profonda perplessità per la decisione del Consiglio dei Ministri che, nella seduta del 7 novembre, ha deliberato lo stato di emergenza per gli eventi alluvionali verificatisi tra il 22 e il 27 settembre 2025, limitandolo ai Comuni delle province di Como e Monza e Brianza, ed escludendo così Milano e i Comuni della Città Metropolitana di Milano, tra cui Paderno Dugnano, che si è trovata ad affrontare una delle situazioni più critiche dell’intero bacino del Seveso.

Il provvedimento, che stanzia 10 milioni di euro per i territori interessati, non tiene conto della gravità e dell’estensione dei danni subiti nell’area del bacino del Seveso, dove le piogge hanno raggiunto livelli eccezionali, mai registrati prima. Secondo i dati di ARPA Lombardia, infatti, «per quanto riguarda il fiume Seveso, in tutte le sezioni monitorate è stata superata la soglia di allertamento rossa. In particolare, alla sezione di Cantù Asnago è stato registrato un colmo di 2.32 m sullo zero idrometrico, alla stazione di Paderno Dugnano – Palazzolo 4.04 m e alla stazione di Milano Niguarda – via Ornato 4.92 m. Sia per la stazione di Cantù sia per quella di Paderno Dugnano, si tratta dei livelli più alti mai registrati, superiori anche a quelli del 2014 (h max 2.23 m a Cantù a novembre 2014 e 3.91 m a Paderno Dugnano a luglio 2014)».

Poiché si tratta di un dato che testimonia l’eccezionalità dell’evento e la severità dei danni provocati nel nostro territorio, dove si sono registrati allagamenti diffusi, danni alle abitazioni, alle attività produttive e alle infrastrutture pubbliche, si tratta di una decisione grave che merita spiegazioni. 

«La nostra città – spiega la Sindaca Anna Varisco – è stata tra le più colpite della Città Metropolitana. I danni causati dal nubifragio di settembre sono stati ingenti e abbiamo trasmesso, con impegno e tempestività, tutte le segnalazioni richieste da Regione Lombardia per la richiesta di riconoscimento della calamità naturale. Oggi apprendiamo con sorpresa e disappunto che il provvedimento nazionale non include Paderno Dugnano e l’area metropolitana milanese. È una decisione che non rispecchia la realtà dei fatti, certificata dai dati tecnici e dall’entità dei danni subiti. Ci aspettavamo maggiore presa anche da parte di Regione nel sostenere il riconoscimento, considerate le interlocuzioni avute e l’evidenza dei danni subiti. Chiederemo subito spiegazioni e il riesame del decreto affinché anche i nostri cittadini possano accedere alle misure di ristoro».

L’Amministrazione intende da subito avviare interlocuzioni e coordinarsi con gli altri Comuni del bacino del Seveso esclusi affinché il Governo estenda lo stato di emergenza anche ai territori effettivamente colpiti, sulla base dei dati oggettivi forniti da ARPA e delle evidenze già raccolte dagli enti locali.

«Paderno Dugnano non chiede privilegi – conclude la Sindaca – ma il giusto riconoscimento di una situazione che ha messo in ginocchio molte famiglie e imprese. Lavoriamo da tempo con serietà per la sicurezza idraulica del nostro territorio e continueremo a farlo, ma è necessario che anche le istituzioni nazionali riconoscano la realtà dei fatti e sostengano concretamente i Comuni e i cittadini che hanno subito danni importanti».


A cura di

Ultimo aggiornamento

11/11/2025, 14:18

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