Un nuovo modo di guardare il verde urbano: più biodiversità, più equilibrio, più consapevolezza

Negli ultimi anni, molte città italiane ed europee stanno vivendo una trasformazione silenziosa ma profonda nel modo in cui si relazionano al verde pubblico. Non si tratta soltanto di una questione estetica o di manutenzione, ma di una presa di coscienza: la natura che ci circonda, anche nei contesti urbani, ha un valore ecologico insostituibile. Prati, aiuole, boschetti urbani e fasce verdi possono diventare risorse per la biodiversità, strumenti di resilienza climatica e spazi di riequilibrio ecologico.

Anche il Comune di Paderno Dugnano ha avviato questa transizione, con un impegno crescente per una cura più intelligente e sostenibile del verde urbano, fondata su conoscenze agronomiche e forestali, accompagnata da strumenti normativi come i Criteri Ambientali Minimi (CAM), e rafforzata da un crescente coinvolgimento della cittadinanza attraverso i patti di collaborazione.

In questo contesto, nasce il progetto delle aree a sfalcio ridotto e dei prati perenni, una nuova forma di manutenzione che consente alla vegetazione di seguire i propri ritmi naturali e che si sta dimostrando preziosa per il benessere ambientale della città.


Perché ridurre gli sfalci? Un cambiamento culturale prima ancora che tecnico

L’obiettivo non è “curare meno”, ma curare meglio. Nei parchi gioco, nei giardini scolastici, negli spazi attrezzati e nei luoghi di incontro, la manutenzione rimane regolare per garantire sicurezza, decoro e fruibilità. 
Ma esistono aree meno frequentate, di passaggio o ai margini, che pur non essendo pensate per l’uso quotidiano dei cittadini, possono svolgere un ruolo cruciale per l’equilibrio ecologico. In questi luoghi, l’intervento dell’uomo può farsi più leggero e rispettoso. 
Il progetto delle aree a sfalcio ridotto prevede al massimo due tagli all’anno, sufficienti per mantenere l’area sotto controllo ma tali da lasciare che l’erba cresca, che i fiori sboccino, che insetti, uccelli e piccoli mammiferi trovino riparo e nutrimento.
È una pratica che sta diventando comune in città come Milano, Bologna, Trento, Reggio Emilia, e che è sostenuta da studi scientifici che ne confermano i benefici per la salute del suolo, la protezione della biodiversità e la riduzione dell’effetto “isola di calore”.


Gli impollinatori ringraziano

Le aree a sfalcio ridotto sono fondamentali per la sopravvivenza degli insetti impollinatori, come le api selvatiche, i bombi, le farfalle e molti altri. In un’epoca in cui il declino delle popolazioni di questi insetti sta diventando un problema globale, la creazione di habitat urbani naturali rappresenta una risposta concreta ed efficace.

Questi prati perenni, con la loro varietà di specie spontanee, non solo offrono nettare e polline durante tutta la stagione, ma costituiscono anche rifugi sicuri per la nidificazione e la riproduzione.

Studi europei dimostrano che un prato lasciato crescere con criterio può ospitare fino a tre volte più specie di insetti rispetto a un prato rasato frequentemente. È una forma semplice e potente di contrasto alla perdita di biodiversità.


Le zanzare aumentano? No, è vero il contrario

Una delle preoccupazioni più comuni riguarda la possibilità che l’erba alta favorisca la proliferazione delle zanzare. In realtà accade esattamente il contrario: i prati spontanei si sviluppano in aree asciutte e ben esposte al sole, che non creano ristagni d’acqua, condizione fondamentale per la riproduzione delle zanzare.

Inoltre, in un ecosistema diversificato trovano spazio anche i predatori naturali delle zanzare, come uccelli insettivori, libellule e altri insetti utili. Un equilibrio ecologico sano contribuisce, in modo naturale, a tenere sotto controllo anche le specie infestanti.

 


Dove si trovano le aree a sfalcio ridotto a Paderno Dugnano?

Il progetto riguarda aree marginali e di passaggio, dove i costi di manutenzione tradizionale non corrisponderebbero a un beneficio reale per la collettività. Si tratta di spazi che, lasciati evolvere in modo controllato, possono diventare corridoi ecologici, microhabitat e punti di connessione tra ambienti naturali.

A Paderno Dugnano, le aree a sfalcio ridotto sono numerose, sparse su tutto il territorio comunale e spesso di piccole dimensioni.


Non solo risparmio: ogni risorsa torna al verde

Questo progetto non nasce con l’intenzione di “spendere meno”, ma con quella di investire meglio. L’Amministrazione comunale ha stabilito che ogni eventuale risparmio derivante dalla riduzione degli sfalci sarà reinvestito nella cura del verde cittadino, attraverso:

  • nuove piantumazioni;
  • manutenzioni straordinarie;
  • progetti educativi e partecipativi.

L’idea è che ogni metro quadrato di verde, anche quello più periferico o apparentemente trascurabile, possa contribuire alla salute della città, al benessere delle persone e alla ricchezza degli ecosistemi.


Una transizione ecologica che parte da un prato

A Paderno Dugnano, la transizione ecologica non è uno slogan: è una strategia concreta, fatta di scelte quotidiane, azioni misurabili e coinvolgimento della cittadinanza.

Lasciare che un prato cresca non significa rinunciare alla cura. Significa riconoscere i tempi della natura, rispettare i suoi cicli e trarne vantaggio. È un cambio di prospettiva che ci rende tutti più consapevoli, più attenti e più capaci di abitare il nostro territorio con uno sguardo rinnovato.

Perché una città più verde non è solo più bella: è più viva, più resiliente, più giusta.


Ultimo aggiornamento

Fri Jul 18 09:27:09 CEST 2025

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